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Volantino attuale GBC - Valido da 17.02 a 31.12 - Pagina N. 2

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Volantino GBC 17.02.2023 - 31.12.2023
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Come rendere un impianto TV immune alle interferenze del 5G Il nuovo sistema digitale terestre DVB-T2 ha caratteristiche perfettamente compatibili con un impianto esistente. Le frequenze usate e la canalizzazione delle trasmissioni rispettano l’attuale sistema di suddivisione della banda UHF in canali larghi 8 MHz all'intemo dei quali i singoli programmi vengono inseriti in pacchetti multicanale chiamati MUX. Il passaggio al DVB-T2 comporta una riorganizzazione dei canali, una parte di banda UHF viene liberata per far spazio ai servizi 5G per la telefonia mobile e occupano la banda 694+790 MHz, che era occupata dai canali DVB-T (49+60). Gli aspetti problematici posso nascere dopo l'occupazione di questi canali dal sistema 5G come già avvenuto in passato con il sistema LTE. Frequenze in gioco La banda di frequenze 40+860 MHz è stata ridotta a due porzioni 174+223 MHz in VHF e 470+694 MHz (canali 21+48). In un impianto TV la rete di distribuzione realizzata con cavi coassiali può trasportare i segnali TV (470+790 MHz) e quelli SAT (950+2.150 MHz) che non interferiscono tra loro. L'intervallo 694+950 MHz è usato dai sistemi cellulari sulle bande 900, 800 e 700 MHz, anche se differenti come frequenze in gioco rispetto ai segnali TV e SAT, i segnali cellulari possono avere una potenza più alta che, se l'impianto TV non è ben filtrato, può generare interferenze. Le possibili interferenze verso i televisori collegati all'impianto tv possono anivare dalle stazioni radio base 5G vicine e dagli stessi terminali mobili. Origine delle interferenze Il sistema di trasmissione TV digitale DVB-T2 ha caratteristiche tali da offrire una buona visione anche quando i segnali subiscono abbassamenti di potenza e interferenze. È però opportuno comprendere quando le possibili interferenze diventano invece insostenibili se riconducibili a segnali ‘emessi dai telefoni cellulari e dalle stazioni radio base. Il sistema di telefonia mobile è nella sua essenza bidirezionale, ovvero sfrutta due canali di comunicazione, ricezione e trasmissione, che sono attivi simultaneamente. Questo aspetto non si deve sottovalutare ogni cellulare è un trasmettitore che opera su tre possibili bande pericolose per i segnali TV: 900 MHz (2G e 3G), 800 MHz (40) e 700 MHz (5C). Queste bande sono all'intemo della UHF ovvero in quella dove i televisori sono abili a ricevere. | televisori che sono presenti nelle case degli utenti dispongono di diversi tipi di tuner in funzione dall'epoca in cui sono stati costruiti, lo scenario è quindi caratterizzato da edifici condominiali nei quali gli utenti possono avere televisori di epoche diverse con tuner aventi una banda UHF diversa, questo aspetto può facilitare l'interferenza perché le trasmissioni cellulari si insinuano nei circuiti di ricezione dei televisori creando un malfunzionamento dei tuner Anche se la banda UFf si va stringendo sempre di più, i tuner dei televisori rimangono ancora alla banda di frequenze della TV analogica che copriva in UHF le fequenze 470+860 MHz, perciò anche un nuovissimo televisore DVB-T2 IEVC può montare un tuner a rischio di interferenze quando sarà attivo il 5. Interferenze da stazioni cellulari vicine In quei condomini dove più facilmente possono penetrare segnali 5G a causa di una maggiore vicinanza can le stazioni radio base di telefonia mobile, bisognerà intervenire con protezioni dalle interferenze filtrando i segnali dai 694 MHz. Interferenze da terminali mobili cellulari Visto che i telefoni cellulari sono dei trasmettitori essi stessi possono introdume interferenze nell'impianto TV nel caso in cui vi siano difetti di schermatura dei componenti. Le emissioni radio dei telefoni cellulari possono penetrare più facilmente nelle parti dell'impianto a larga banda ovvero nelle quali la banda TV viene trattata nella sua totale larghezza. Queste parti sono i divisori e derivatoti, gli amplificatori e centralini TV (parti attivi). Si deve precisare che l'interferenza non è diretta, ovvero le frequenze dei segnali emessi da un terminale mobile cellulare non vanno a sovrapporsi a quelle dei segnali TV. ma se penetrano i dispositivi con una potenza radio pari o superiore a quella dei canali TV. producono fenomeni di intermodulazione e di generazione di segnali spuri per effetto della somma e differenza tra le diverse frequenze. È quindi fondamentale utilizzare dispositivi con filtro 5G apposito che blocchi i segnali con frequenza superiore a 694 MHz. Impianto Vulnerabile ll peso delle interferenze può provocare disturbi temporanei di intensità estremamente variabile con la conseguenza di passare da una condizione di soglia di ricevibilità con squadrettamenti sulle immagini fino all'oscuramento del segnale, questi fenomeni si possono riassumere nei casi seguenti: 1. Scarsa schermatura (amplificatori e ripartitori) che facilita le interferenze dai terminali e da stazioni radio base vicine che penetrano nell'impianto. 2. Elevato livello di intensità di campo dai segnali 5G rispetto ai segnali TV e generano saturazione e intermodulazione degli amplificatori non filtrati. 3. Captazione e trasferimento all'impianto da parte delle antenne. Troppo segnale in antenna Ogni impianto TV dispone di una parte attiva costituita dal centralino 0 dall'amplificatore di testa. Tale componente ha una dinamica operativa che gli permette di funzionare bene anche se sono presenti contemporaneamente segnali di differente intensità. Può essere il caso di quelle località dove i canali digitali provengono da direzioni diverse e il sistema di antenne monta più antenne UHF Può comunque esserci una differente intensità quando i canali sono diffusi da differenti siti di trasmissione. Il fatto che alcuni canali siano più forti e altri siano più deboli non crea particolari problemi se la differenza non è eccessiva e rimane comunque intorno a un massimo di 20 dB. Il centralino o l'amplificatore di testa dell'impianto amplifica tutti i segnali fomiti dalle antenne di una pari entità definita guadagno. Tutto funziona bene se i canali più forti, dopo il processo di amplificazione, non superano il massimo livello di uscita dell'amplificatore. Facciamo un esempio: se il canale più forte ricevuto in antenna ha un livello di 78 dByV e l'amplificatore introduce un guadagno di 30 dB, si ottiene un livello di uscita dall'amplificatore pari alla somma tra il segnale in entrata e il guadagno, ovvero 78 + 30 = 108 dBu\V. Questo valore deve essere inferiore al massimo livello di uscita dichiarato dal costruttore dell'amplificatore che potrebbe essere, per esempio, 118 dBuV. Se invece l'amplificatore ha un livello massimo di uscita di 108 dBuV si cade in una condizione limite pericolosa, perché un piccolo aumento di intensità del segnale in entrata provocherebbe una condizione di sofferenza dell'amplificatore che definiamo saturazione. Questa condizione genera distorsione nel processo di amplificazione con la conseguenza di peggiorare la qualità originale dei segnali tanto più quanto aumenta il segnale di entrata. Se in questa condizione dovessero arivare all'amplificatore anche segnali cellulari SG di intensità eccessiva, si avrebbe un aumento di distorsione dell'amplificatore con una saturazione tale da generare fenomeni di degrado non sopportabili. In altre parole, se oltre ai segnali TV si dovessero aggiungere segnali a 700 MHz (50) captati accidentalmente dalle antenne UHF l'energia di questi canali si sommerebbe a quella dei canali TV generando un abbassamento delle prestazioni dell'amplificatore e un degrado complessivo su tutti i canali TV amplificati anche quelli che sono comunque più bassi del massimo ammissibile. Per questo motivo è importante fare in modo che i segnali cellulari 5G, sebbene vengano capitati dalle antenne UHF dell'impianto TV. non giungano all'intemo dell'amplificatore grazie all'inserimento di filtri posti nell'amplificatore stesso in modo che escludano completamente tutta la banda che contiene segnali cellulari. TABELLA CANALI E BANDE TELEVISIVE | Frequency (MHz) dh Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) Î ch Frequency (MHz) — | Inizio Centro) Fine “ | Inizio Centro Fine -_ Inizio Centro. Fine _ “| Inizio | Centro | Fine (°° | Inizio Centro Fine | — | Inizio Centro) Fine _ 59 | 160 1635, 167 11 | 216 | 219,5, 223 27 | 518 | 522 | 526 36 | 590 | 594 | 598 45 | 662 | 666 | 670° 1075] 11 $10| 167 |170,5) 174 12) 223 | 2265) 230) 28] 526 | 530) 534) 137 | 598 | 602 | 606) (46) 670 | 674 | 678 114,5) 118 HF band (III°) UHF band (IV° +V°) 29 | 534 | 538 | 542 38 | 606 | 610 614 47 | 678 | 682 | 686 121,5) 125 5 174 177,5 181 21) 470 | 474 | 498 30 | 542 | 546 | 550 39 | 614 | 618 622 48 | 686 | 690 | 694 128,5) 132 6 | 181 (1845, 188 22 | 478 | 482 486 31) 550 | 554 558 40 | 622 | 626 | 630 135,5) 139 7 188 (191,5 195 23 | 486 | 490 494 32 | 558 | 562 | 566 41 | 630 | 634 | 638 142,5 146 8 195 (1985 202 24 | 494 | 498 | 502 33 | 566 | 570 | 574 42 | 638 | 642 | 646 149,5 153 9 202 (205,5, 209 25 | 502 | 506 | 510 34 | 574 | 578 | 582 43 | 646 | 650 | 654 156,5) 160 10 | 209 212,5, 216 26 | 510 | 514 | 518 35 | 582 | 586 | 590 44 | 654 | 658 | 662 2 www.jollyline.it

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Come rendere un impianto TV immune alle interferenze del 5G Il nuovo sistema digitale terestre DVB-T2 ha caratteristiche perfettamente compatibili con un impianto esistente. Le frequenze usate e la canalizzazione delle trasmissioni rispettano l’attuale sistema di suddivisione della banda UHF in canali larghi 8 MHz all'intemo dei quali i singoli programmi vengono inseriti in pacchetti multicanale chiamati MUX. Il passaggio al DVB-T2 comporta una riorganizzazione dei canali, una parte di banda UHF viene liberata per far spazio ai servizi 5G per la telefonia mobile e occupano la banda 694+790 MHz, che era occupata dai canali DVB-T (49+60). Gli aspetti problematici posso nascere dopo l'occupazione di questi canali dal sistema 5G come già avvenuto in passato con il sistema LTE. Frequenze in gioco La banda di frequenze 40+860 MHz è stata ridotta a due porzioni 174+223 MHz in VHF e 470+694 MHz (canali 21+48). In un impianto TV la rete di distribuzione realizzata con cavi coassiali può trasportare i segnali TV (470+790 MHz) e quelli SAT (950+2.150 MHz) che non interferiscono tra loro. L'intervallo 694+950 MHz è usato dai sistemi cellulari sulle bande 900, 800 e 700 MHz, anche se differenti come frequenze in gioco rispetto ai segnali TV e SAT, i segnali cellulari possono avere una potenza più alta che, se l'impianto TV non è ben filtrato, può generare interferenze. Le possibili interferenze verso i televisori collegati all'impianto tv possono anivare dalle stazioni radio base 5G vicine e dagli stessi terminali mobili. Origine delle interferenze Il sistema di trasmissione TV digitale DVB-T2 ha caratteristiche tali da offrire una buona visione anche quando i segnali subiscono abbassamenti di potenza e interferenze. È però opportuno comprendere quando le possibili interferenze diventano invece insostenibili se riconducibili a segnali ‘emessi dai telefoni cellulari e dalle stazioni radio base. Il sistema di telefonia mobile è nella sua essenza bidirezionale, ovvero sfrutta due canali di comunicazione, ricezione e trasmissione, che sono attivi simultaneamente. Questo aspetto non si deve sottovalutare ogni cellulare è un trasmettitore che opera su tre possibili bande pericolose per i segnali TV: 900 MHz (2G e 3G), 800 MHz (40) e 700 MHz (5C). Queste bande sono all'intemo della UHF ovvero in quella dove i televisori sono abili a ricevere. | televisori che sono presenti nelle case degli utenti dispongono di diversi tipi di tuner in funzione dall'epoca in cui sono stati costruiti, lo scenario è quindi caratterizzato da edifici condominiali nei quali gli utenti possono avere televisori di epoche diverse con tuner aventi una banda UHF diversa, questo aspetto può facilitare l'interferenza perché le trasmissioni cellulari si insinuano nei circuiti di ricezione dei televisori creando un malfunzionamento dei tuner Anche se la banda UFf si va stringendo sempre di più, i tuner dei televisori rimangono ancora alla banda di frequenze della TV analogica che copriva in UHF le fequenze 470+860 MHz, perciò anche un nuovissimo televisore DVB-T2 IEVC può montare un tuner a rischio di interferenze quando sarà attivo il 5. Interferenze da stazioni cellulari vicine In quei condomini dove più facilmente possono penetrare segnali 5G a causa di una maggiore vicinanza can le stazioni radio base di telefonia mobile, bisognerà intervenire con protezioni dalle interferenze filtrando i segnali dai 694 MHz. Interferenze da terminali mobili cellulari Visto che i telefoni cellulari sono dei trasmettitori essi stessi possono introdume interferenze nell'impianto TV nel caso in cui vi siano difetti di schermatura dei componenti. Le emissioni radio dei telefoni cellulari possono penetrare più facilmente nelle parti dell'impianto a larga banda ovvero nelle quali la banda TV viene trattata nella sua totale larghezza. Queste parti sono i divisori e derivatoti, gli amplificatori e centralini TV (parti attivi). Si deve precisare che l'interferenza non è diretta, ovvero le frequenze dei segnali emessi da un terminale mobile cellulare non vanno a sovrapporsi a quelle dei segnali TV. ma se penetrano i dispositivi con una potenza radio pari o superiore a quella dei canali TV. producono fenomeni di intermodulazione e di generazione di segnali spuri per effetto della somma e differenza tra le diverse frequenze. È quindi fondamentale utilizzare dispositivi con filtro 5G apposito che blocchi i segnali con frequenza superiore a 694 MHz. Impianto Vulnerabile ll peso delle interferenze può provocare disturbi temporanei di intensità estremamente variabile con la conseguenza di passare da una condizione di soglia di ricevibilità con squadrettamenti sulle immagini fino all'oscuramento del segnale, questi fenomeni si possono riassumere nei casi seguenti: 1. Scarsa schermatura (amplificatori e ripartitori) che facilita le interferenze dai terminali e da stazioni radio base vicine che penetrano nell'impianto. 2. Elevato livello di intensità di campo dai segnali 5G rispetto ai segnali TV e generano saturazione e intermodulazione degli amplificatori non filtrati. 3. Captazione e trasferimento all'impianto da parte delle antenne. Troppo segnale in antenna Ogni impianto TV dispone di una parte attiva costituita dal centralino 0 dall'amplificatore di testa. Tale componente ha una dinamica operativa che gli permette di funzionare bene anche se sono presenti contemporaneamente segnali di differente intensità. Può essere il caso di quelle località dove i canali digitali provengono da direzioni diverse e il sistema di antenne monta più antenne UHF Può comunque esserci una differente intensità quando i canali sono diffusi da differenti siti di trasmissione. Il fatto che alcuni canali siano più forti e altri siano più deboli non crea particolari problemi se la differenza non è eccessiva e rimane comunque intorno a un massimo di 20 dB. Il centralino o l'amplificatore di testa dell'impianto amplifica tutti i segnali fomiti dalle antenne di una pari entità definita guadagno. Tutto funziona bene se i canali più forti, dopo il processo di amplificazione, non superano il massimo livello di uscita dell'amplificatore. Facciamo un esempio: se il canale più forte ricevuto in antenna ha un livello di 78 dByV e l'amplificatore introduce un guadagno di 30 dB, si ottiene un livello di uscita dall'amplificatore pari alla somma tra il segnale in entrata e il guadagno, ovvero 78 + 30 = 108 dBu\V. Questo valore deve essere inferiore al massimo livello di uscita dichiarato dal costruttore dell'amplificatore che potrebbe essere, per esempio, 118 dBuV. Se invece l'amplificatore ha un livello massimo di uscita di 108 dBuV si cade in una condizione limite pericolosa, perché un piccolo aumento di intensità del segnale in entrata provocherebbe una condizione di sofferenza dell'amplificatore che definiamo saturazione. Questa condizione genera distorsione nel processo di amplificazione con la conseguenza di peggiorare la qualità originale dei segnali tanto più quanto aumenta il segnale di entrata. Se in questa condizione dovessero arivare all'amplificatore anche segnali cellulari SG di intensità eccessiva, si avrebbe un aumento di distorsione dell'amplificatore con una saturazione tale da generare fenomeni di degrado non sopportabili. In altre parole, se oltre ai segnali TV si dovessero aggiungere segnali a 700 MHz (50) captati accidentalmente dalle antenne UHF l'energia di questi canali si sommerebbe a quella dei canali TV generando un abbassamento delle prestazioni dell'amplificatore e un degrado complessivo su tutti i canali TV amplificati anche quelli che sono comunque più bassi del massimo ammissibile. Per questo motivo è importante fare in modo che i segnali cellulari 5G, sebbene vengano capitati dalle antenne UHF dell'impianto TV. non giungano all'intemo dell'amplificatore grazie all'inserimento di filtri posti nell'amplificatore stesso in modo che escludano completamente tutta la banda che contiene segnali cellulari. TABELLA CANALI E BANDE TELEVISIVE | Frequency (MHz) dh Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) ch Frequency (MHz) Î ch Frequency (MHz) — | Inizio Centro) Fine “ | Inizio Centro Fine -_ Inizio Centro. Fine _ “| Inizio | Centro | Fine (°° | Inizio Centro Fine | — | Inizio Centro) Fine _ 59 | 160 1635, 167 11 | 216 | 219,5, 223 27 | 518 | 522 | 526 36 | 590 | 594 | 598 45 | 662 | 666 | 670° 1075] 11 $10| 167 |170,5) 174 12) 223 | 2265) 230) 28] 526 | 530) 534) 137 | 598 | 602 | 606) (46) 670 | 674 | 678 114,5) 118 HF band (III°) UHF band (IV° +V°) 29 | 534 | 538 | 542 38 | 606 | 610 614 47 | 678 | 682 | 686 121,5) 125 5 174 177,5 181 21) 470 | 474 | 498 30 | 542 | 546 | 550 39 | 614 | 618 622 48 | 686 | 690 | 694 128,5) 132 6 | 181 (1845, 188 22 | 478 | 482 486 31) 550 | 554 558 40 | 622 | 626 | 630 135,5) 139 7 188 (191,5 195 23 | 486 | 490 494 32 | 558 | 562 | 566 41 | 630 | 634 | 638 142,5 146 8 195 (1985 202 24 | 494 | 498 | 502 33 | 566 | 570 | 574 42 | 638 | 642 | 646 149,5 153 9 202 (205,5, 209 25 | 502 | 506 | 510 34 | 574 | 578 | 582 43 | 646 | 650 | 654 156,5) 160 10 | 209 212,5, 216 26 | 510 | 514 | 518 35 | 582 | 586 | 590 44 | 654 | 658 | 662 2 www.jollyline.it
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